Caso Savona: Una Voce Italia chiede al card. Castrillón Hoyos di intervenire

Nota verbale del presidente Riccardo Turrini Vita: divieto generale della messa momento di denegata giustizia – la disposizione appariva da subito nulla e inefficace

Appreso della proibizione generale di applicare il Motu proprio Summorum Pontificum, fatta dall’amministratore diocesano di Savona-Noli mons. Andrea Giusto (cfr. Diocesi di Savona-Noli – Sito ufficiale, 26 novembre 2007), Una Voce Italia, il 29 novembre 2007, con propria nota verbale indirizzata al card. Castrillón Hoyos, presidente della Commissione Ecclesia Dei, ha rilevato come il rifiuto di aderire alla legge della Chiesa, quale emerge nella comunicazione del sito diocesano, costituisce momento di denegata giustizia, e ha chiesto all’em.mo Cardinal presidente un intervento che induca mons. Giusto a rivedere le proprie determinazioni.

Il presidente nazionale ha osservato che la generica disposizione interdittiva appariva da subito nulla e inefficace.

Il giorno successivo è stato comunicato che il Santo Padre ha eletto alla sede episcopale di Savona mons. Vittorio Lupi. La notizia ha reso più concreta la speranza che la situazione di Savona sarà nel futuro resa più conforme alle disposizioni del Papa. Tuttavia al momento – l’ingresso del nuovo Pastore è previsto fra tre mesi – la situazione permane invariata, e sacerdoti e fedeli della diocesi patiscono il danno di non potere fruire della messa tridentina. Per questo la richiesta di Una Voce al card. Castrillón Hoyos continua a essere attuale e indifferibile.

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