Martedì dopo la III Domenica di Quaresima. Stazione alla Basilica Pudenziana

La chiesa del convegno deve la sua origine ai Bizantini che eressero in Roma almeno cinque templi in onore dei martiri Sergio e Bacco. Di questi uno sorgeva nella regione dei Monti, il Canelicum con annesso monastero, dove appunto oggi si raccoglieva il popolo romano per la processione stazionale alla basilica di Pudente. La domus Pudentiana o il titulus sancti Pudentis fu già uno dei più vetusti titoli urbani, e nulla finora smentisce l’antica tradizione ecclesiastica che la vuole santificata dal soggiorno di Pietro nella casa del senatore Pudente. Le memorie di papa san Pio I, di suo fratello Erma, l’autore apocalittico del Pastor, di Priscilla, di Pudenziana, di Prassede, di Giustino il Filosofo, d’Ippolito il Dottore, tutte si raggruppano sul Viminale e si ricollegano alla storia della casa dei Pudenti, così che sembra sia stata veramente nel II secolo la residenza pontificia.

La sacra liturgia si è fatta l’eco di questa tradizione locale, e l’odierna lezione evangelica col racconto di Pietro che interroga il Signore circa l’uso del potere delle chiavi, è stata appunto scelta a rievocare il ricordo dell’Apostolo che in quella casa fu ospite dei Pudenti.

(SCHUSTER, Liber Sacramentorum, III, p. 103)

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