1° Gennaio. OTTAVA DEL SIGNORE Stazione a Santa Maria in Trastevere.

S. Maria in Trastevere

Tale era nei Calendari romani il primitivo titolo dell’odierna sinassi, sintanto che per influsso delle liturgie gallicane non le si aggiunse quello della circoncisione del Signore. Anzi, nei primi tempi dopo la pace, le feste idolatriche del capo d’anno e le danze scomposte che l’accompagnavano dissuasero i Papi a celebrare una Stazione in questo giorno; tanto più che tutta la quindicina che corre da Natale all’Epifania veniva considerata come una festa continua della teofania del Pargolo divino, e, d’altra parte, l’ottava era un privilegio speciale della solennità di Pasqua. Quando finalmente verso la fine del vi secolo si volle reagire contro gli ultimi sforzi del ritualismo pagano, che nella sua agonia si dibatteva disperatamente, mentre nei paesi di rito gallicano s’istituì la festa della circoncisione del divin Infante, a Roma si preferì di solennizzare l’ottavo giorno dalla Natività del Signore. Non era proprio un’ottava ininterrotta, come quelle di Pasqua e poi l’altra di Pentecoste, che terminavano ambedue il sabato successivo, ma una festa d’un carattere alquanto vago e d’indole affatto speciale, che cadeva quasi alla metà del ciclo natalizio, come la solennità del mediante die festo, che usavano i Greci a metà del tempo pasquale. Non sappiamo nulla della basilica stazionale primitiva; nel Lezionario di Würzburg è indicata Santa Maria ad Martyres nel Pantheon d’Agrippa; ma dopo che Gregorio IV ebbe eretto un Presepio a Santa Maria in Trastevere ad imitazione della Liberiana, la Stazione venne trasferita in quest’ultima basilica, una specie di cattedrale trasteverina.

Nel secolo xiv la messa papale aveva luogo in San Pietro, ed il Papa si presentava al popolo vestito di pluviale candido colla mitra in capo; in caso d’impedimento, veniva sostituito da uno dei cardinali, ed allora la bolla di delegazione veniva appesa durante l’intera giornata alla cancellata, che cingeva la confessione della basilica vaticana.

La messa e l’ufficio dell’odierna festa rivelano un carattere misto e senza grande originalità. Da principio si trattava d’una semplice ottava del Signore; indi, in relazione colla basilica mariana ove si raccoglieva la Stazione, vi fu inserita una particolare commemorazione della Maternità Verginale di Maria santissima; più tardi vi si aggiunse la circoncisione e la sua presentazione al tempio, sebbene quest’ultimo ricordo, per influsso, certo, dei Bizantini, in seguito venisse stralciato dall’ufficio del 1 gennaio, per celebrarlo il 2 febbraio.

Cfr. A. I. Schuster, Liber Sacramentorum. Note storiche e liturgiche sul Messale Romano – II. L’inaugurazione del Regno Messianico (La Sacra Liturgia dall’Avvento alla Settuagesima), Torino-Roma, Marietti, 1933, pp. 187-188.

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