Card. Lambertini, Annotazioni sopra il santo sacrifizio della messa, I

PREFAZIONE

Del sacrifizio della messa

Card. Prospero LambertiniI. Dopo che si è discorso delle solennità del Signore, delle feste della beatissima Vergine, di quelle d’alcuni Santi in onore de’ quali si celebra la messa, e si recita l’officio in questa nostra città e diocesi, passiamo a trattare del sacrifizio della messa; né qui crediamo opportuno l’accennare la ragione ed il motivo, per cui ora s’intraprende questo discorso; avendo accennato e l’una, e l’altro nella prefazione di quest’opera. Crediamo però ben necessario il protestarci, che non intendiamo di fare un trattato del sacrifizio della messa, essendovene già tanti dati alle stampe da insigni teologi; ma l’unico nostro scopo si è di porre sotto l’occhio dei nostri sacerdoti alcune cose che è ben ch’essi sappiano per istruire il popolo (come sono obbligati di fare) sopra i riti, le cerimonie e molte altre cose riguardanti il sacrifizio della messa, e per celebrarlo anch’essi come debbono, cioè sapendo quello che fanno, e perché lo fanno. Si divide questo volume in due sezioni: nella prima delle quali si discorre del luogo, in cui si celebra la messa, dei sacri vasi del sagrifizio, delle vesti sacerdotali, di ogni parte della messa, e dei sacri riti, e delle cerimonie di ciascheduna; e nella seconda non lasciamo di accennare alcuni casi pratici, che nel celebrare la messa vanno pur troppo succedendo, e che è molto bene, che non siano ignorati dal sacerdote celebrante.

 

Cfr. P. LambertiniAnnotazioni sopra il santo sacrifizio della Messa secondo l’ordine del Calendario Romano, Torino, Speirani e Tortone, 1856, p. 5.

 

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