Card. Lambertini, Annotazioni sopra il santo sacrifizio della messa, VI

 [Nelle chiese]

Card. Prospero LambertiniVI. Si è detto, essersi anche ne’ primi secoli celebrata la messa nelle chiese. Il gran cardinal Baronio negli Annali all’anno di Cristo 57 § 98 coll’autorità de’ ss. Pio I ed Evaristo romani pontefici, d’Eusebio, d’Ottato e colle testimonianze degli stessi gentili dimostra che nel principio della chiesa si ritrovarono erette in Roma varie basiliche chiamate alle volte dominicum, alle volte domus Dei, qualche volta basilica, alle volte memoria, qualche volta martyrium, altre volte titulus. Nel primo secolo della Chiesa s. Ignazio vescovo antiocheno e martire nella Lettera ai magnesi gli esorta, che si radunino nel luogo che si chiama templum Dei, e nella Lettera ai filadelfi, così scrive: «Una est caro Domini nostri Jesu Christi et unus calix in unionem sanguinis ipsius, unum altare, unus episcopus cum presbyterio et diaconis conservis meis»; e nel fine del secolo secondo così parlò Tertulliano nel libro De idololatria: «Tota die ad hanc partem zelum fidei peroravit ingemens, christianos ab idolis ad Ecclesiam venire, de adversaria officina in domum Dei venire, attollere ad Deum patrem manus matres idolorum». E se con queste ed altre molte autorità, che facilmente si potrebbono cumulare, dimostrasi, che anche ne’ primi secoli eranvi le chiese, non vi sarà chi possa ragionevolmente dubitare, che in esse non si celebrassero le messe.

 

Cfr. P. Lambertini, Annotazioni sopra il santo sacrifizio della Messa secondo l’ordine del Calendario Romano, Torino, Speirani e Tortone, 1856, pp. 7-8.

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