VENERDI’ DI PASQUA Stazione a Santa Maria «ad Martyres» (o «Martyra»).

Come ieri la stazione era indicata semplicemente ad Apostolos, così quest’oggi era annunciata ad Martyres, e voleva essere come un tributo speciale di venerazione della Chiesa Romana verso i suoi eroici figli, i quali, al dire dell’Apostolo, non avevano risparmiato la loro vita ut meliorem invenirent resurrectionem. I Martiri, infatti, sembrano di avere un diritto speciale alla gloria della resurrezione, a cagione della loro perfetta rassomiglianza con Gesù Crocifisso; e molte antiche liturgie avevano anzi istituito una festa particolare in loro onore appunto nel bel mezzo della solennità pasquale. L’odierna stazione ad Martyres serba quindi come l’ultimo ricordo di questa primitiva tradizione liturgica, giacché in seguito la festa collettiva dei Martiri anche a Roma venne trasferita alla metà di maggio, quindi al primo di novembre.

Cfr. A. I. Schuster, Liber Sacramentorum. Note storiche e liturgiche sul Messale Romano – IV. Il Battesimo nello Spirito e nel fuoco (La Sacra Liturgia durante il ciclo Pasquale), Torino-Roma, Marietti, 1930, p. 92.

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