Nel trigesimo di Giamberto Scorzon

Il 1° ottobre 2018 alla chiesa di S. Canziano a Padova è stata cantata una Messa per trigesimo di Giamberto Scorzon, per le cure del Comitato San Canziano pro Missa Tridentina (cfr. qui). Prima del l’assoluzione è stato il seguente ricordo.

Dopo una grave malattia sopportata con eroica pazienza e con incrollabile fede, il professor Giamberto Scorzon circondato dall’affetto dei suoi cari, sostenuto e corroborato dai conforti religiosi, ha reso l’anima al suo Creatore con la fede e la speranza nella salvezza che ogni creatura è chiamata ad avere.

Doverosa è questa solenne preghiera di suffragio che i membri del comitato pro missa e i fedeli della nostra chiesa di S. Canziano offrono per quest’anima preziosa che per più di tre decenni si è spesa per la celebrazione della messa secondo il messale del 1962.

Il professor Scorzon, nello spirito proprio e più autentico della tradizione, con la forza che gli veniva dalla preghiera e dall’abbandono alla Provvidenza divina, sentendo sfiorire le forze, decise di trasmettere il testimonio della messa di S. Canziano confidando nel celeste aiuto e dando a piene mani fiducia al neo-costituito comitato cui aderì, e che sostenne aprendo financo le porte della sua casa con paterna benevolenza.

E’ in questa sede che con infinita gratitudine e mal celata commozione, siamo a rendere a Giamberto Scorzon il saluto che egli merita, con la messa che egli ha voluto ininterrottamente celebrata, con le parole che nei secoli sempre hanno risuonato nei luoghi della fede dei padri, e che nella miseria dell’umana condizione, sempre sono state di monito e di sicuro conforto.

Così come ci ha preceduto e insegnato la strada della tradizione cattolica, assicurandoci la celebrazione dei divini misteri e in particolare del sublime Sacrificio di nostro Signore, anche in questa vita ci ha mostrato e insegnato la centralità dei valori di pertinacia e sobrietà cui era indiscutibilmente uso.

Lo affidiamo inoltre specialmente alla Gran Madre di Dio Maria Santissima, e in particolare alla Vergine di Pompei che in questa Chiesa è venerata, di cui egli stesso voleva che fosse acceso sempre il lume, perché con la sua potente intercessione possa assicurarlo alla visione beatifica.

Cfr. Coordinamento di Una Voce delle Venezie unavoce-ve.it

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