Il card. Sandoval chiede a papa Francesco di non sopprimere la Messa tridentina

Il 6 luglio 2024 il card. Juan Sandoval Íñiguez, arcivescovo emerito di Guadalajara, ha scritto una lettera a Papa Francesco, inviata lunedì 8 luglio.

A fronte delle persistenti voci su una imminente restrizione globale della celebrazione della Messa tradizionale in latino, la Messa tridentina detta da quattro secoli il rito di san Pio V, il card. Sandoval ha esortato il Santo Padre affinché questo rito della Messa non sia soppresso né sospeso.

Varie associazioni cattoliche e piattaforme di notizie internet, tra cui Una Voce Messico, hanno invitato personalità di tutto il mondo ad aderire alla petizione lanciata dal card. Sandoval.

Il testo della lettera inviata dal card. Sandoval in traduzione italiana:

 

AL SANTO PADRE FRANCESCO,
VESCOVO DI ROMA E PASTORE
DELLA CHIESA UNIVERSALE.

Papa Francesco, corrono voci che si vuole vietare definitivamente la Messa latina di san Pio V.

La Cena del Signore, che Egli ci ha comandato di celebrare in Sua memoria, è stata celebrata nel corso della storia con diversi riti e linguaggi, mantenendo sempre ciò che è essenziale: celebrare la morte di Cristo e partecipare alla Mensa del Pane della vita eterna.

Anche al giorno d’oggi la Cena del Signore è celebrata in diversi riti e lingue, dentro e fuori la Chiesa cattolica.

Non può essere un male ciò che la Chiesa celebra da quattro secoli, la Messa di san Pio V in latino, con una liturgia ricca, pia e che invita per sé stessa a penetrare nel Mistero di Dio.

Varie persone e gruppi, cattolici e non cattolici, hanno espresso il desiderio che essa non sia soppressa, ma che sia conservata per la ricchezza della sua liturgia e in latino, il quale, insieme con il greco, è la matrice della cultura, non solo dell’Occidente, ma anche degli altri luoghi.

Papa Francesco, non permettere che ciò accada. Tu sei anche custode della ricchezza storica, culturale e liturgica della Chiesa di Cristo.

Chiede la tua benedizione chi Ti stima e sempre si affida a Te.

Guadalajara, Jal., 6 luglio 2024,

+ JUAN CARD. SANDOVAL ÍÑIGUEZ
Arcivescovo emerito di Guadalajara.

 

Con il seguente appello è stata chiesta l’adesione alla lettera del card. Sandoval:

Lettera di adesione alla richiesta di Sua Eminenza il card. Juan Sandoval Íñiguez al Santo Padre di data 6 luglio 2024, riguardo alla celebrazione della santa Messa secondo il messale detto di San Pio V.

Noi sottoscritti, ispirandoci alla sopra riportata lettera del card. Juan Sandoval Íñiguez, arcivescovo emerito di Guadalajara, desideriamo fare a nostra volta la supplica, affinché il tesoro conosciuto come la Messa di san Pio V, per la sua ricchezza spirituale e storica, sia preservato e non limitato nella Chiesa.

Alcuni di noi firmatari partecipiamo alla Messa celebrata con il messale di san Pio V, altri andiamo alla messa di Paolo VI, ma siamo tutti uniti nel riconoscere il valore di questo patrimonio liturgico e culturale, e nel desiderio di concordia e unità nella Chiesa.

Modesto Aceves Ascencio, già direttore nazionale dei restauri, Messico.
Jesús Emmanuel Acha Martínez, cantante, Messico.
Humberto Jorge Aguilera Hernández, direttore generale di Noche Lírica Música Vocal, Messico.
Felípe Alanís Suarez, vicepresidente della Federazione Internazionale Una Voce, Messico.
Jaime Alcalde Silva, presidente dell’Associazione Liturgica Magnificat, Cile.
Andris Amolinš, presidente di Una Voce Lettonia.
Miguel Angel Yañez, direttore di Adelante La Fe, Spagna.
Esteban Arce, conduttore di notiziari radiotelevisivi nazionali, Messico.
Julio Ariza Irigoyen, presidente e fondatore del Grupo Intereconomía, La Gaceta, e Toro TV, Spagna.
Roberto Badillo Martínez, maggiore generale, Messico.
Teresa Banderas Aceves, Coro dello Stato di Jalisco, Messico.
Patrick Banken, presidente di Una Voce Francia.
Guadalupe Blanco Aceves, seise della Cattedrale Metropolitana di Guadalajara, Messico.
Alberto Buela, filosofo professore alla Sorbona, Francia.
Edgardo Juan Cruz Ramos, presidente di Una Voce Porto Rico.
Juan M Dabdoub Giacoman, presidente e fondatore del Consiglio Messicano della Famiglia.
Lord Daniel Moylan, politico cattolico, Regno Unito.
Simon DeLacre, regista, Argentina.
Luis Fernando Escobar Duque, presidente del Centro Cruzada Cultural, Colombia.
Edgar Fernandez Cerda, presidente di Una Voce Messico.
Rodrigo Fernández Diez, giurista, Messico.
Mamela Fiallo Flor, giornalista e keynote speaker internazionale, Ecuador.
James Gillick, pittore cattolico, Regno Unito.
Horacio Giusto, filosofo e keynote speaker internazionale, Argentina.
Michael Hichborn, presidente del Lepanto Institute, USA.
Jorge Issac Lozano, organista titolare della chiesa della Visitazione a Guadalajara, Messico.
Sir James MacMillan, compositore, Regno Unito.
Álvaro Leaño Espinoza, imprenditore, Messico.
Martha Leaño Espinoza, imprenditrice, Messico.
Elizabeth Lemme, calligrafa, Stati Uniti.
José María Lopez Valencia, direttore del Coro dello Stato di Jalisco, Messico.
Anuar Lopez Malgarejo, fondatore dell’Associazione Messicana Giuristi Cattolici.
Alfredo López García, direttore di Bendita Eucaristía Radio, Stati Uniti.
Fabio Marino, presidente di Una Voce Italia.
Nicolas Márquez, scrittore, Argentina.
Austreberto Martínez Villegas, storico, Messico.
Debra Matthew, direttrice musicale di San Mark’s Parish Episcopal Church of Guadalajara, Messico.
Luis Medina, giornalista, Stati Uniti.
María Eugenia Méndez Dávalos, già deputata locale di Michoacán, Messico.
César Moreno Aguirre, capo ingegnere industriale, Messico.
Arturo Navarro Leaño, imprenditore, Messico.
Javier Navascues Pérez, redattore di InfoCatólica, Spagna.
Manuel Ocampo, direttore e fondatore della Facoltà di Filosofia alla Universidad Panamericana, Messico.
Uchenna Okezie, presidente di Una Voce Nigeria.
Jack Oostveen, presidente di Ecclesia Dei Delft, Paesi Bassi.
Omar Alejandro Padilla López, direttore musicale alla St. Philip Catholic Church, Stati Uniti.
Ricardo Ramírez Carreño, decano della Faculty of Arts della St. Michael Archangel International University, Stati Uniti; direttore della Reale Accademia d’Arte, Santiago, Cile.
David Reid, presidente di Una Voce Canada.
Monika Rheinschmitt, presidente di Pro Missa Tridentina, Germania.
Cristián Rodrigo Iturralde, autore e keynote speaker internazionale, Argentina.
Juan Manuel Rodríguez González-Cordero, presidente di Una Voce Spagna.
Luis Román, fondatore del canale Conoce Ama y Vive tu Fe, Stati Uniti.
Walter Romero, direttore e fondatore di Metapedia, Brasile.
Ernesto Rubio, imprenditore, Messico.
Rodrigo Ruiz Velasco Barba, storico, SNI, Messico.
Miguel Salinas Chávez, direttore e fondatore della piattaforma di analisi internazionale BIIE, Messico.
Mouris Salloum George, presidente del Club dei Giornalisti del Messico.
Jorge Luis Santa Cruz, direttore di Periodismo sin Compromisos, Messico.
Matthew Schellhorn, pianista, Regno Unito
Joseph Shaw, presidente della Federazione Internazionale Una Voce, presidente di Latin Mass Society of England and Wales.
Juan Manuel Soaje Pinto, direttore e fondatore di TLV1 Channel, Buenos Aires, Argentina.
Jarosław Syrkiewicz, presidente di Una Voce Polonia.
Gwyneth Thompson-Briggs, artista, Stati Uniti.
Ricardo Valdés Ayón, diplomato in Canto gregoriano, Messico.
Luis Zapater Espi, già giudice, Spagna.

Pubblicato il Senza categoria | Taggato come , , , | Commenti disabilitati su Il card. Sandoval chiede a papa Francesco di non sopprimere la Messa tridentina

14 luglio 1570 – 14 luglio 2024, 454 anni della Costituzione «Quo primum» di san Pio V

La costituzione apostolica Quo primum fu data da papa san Pio V in S. Pietro il 14 luglio 1570, fu poi promulgata il successivo 19 luglio con l’affissione alla Basilica di S. Pietro, alla Cancelleria Apostolica e in Campo dei Fiori.

Tali indicazioni sono riportate in calce al testo, rispettivamente:

Datum Romae apud S. Petrum, anno Incarnationis Dominicae millesimo quingentesimo septuagesimo, pridie Idus Iulii, Pontificatus Nostri anno quinto.

(Dato a Roma, presso S. Pietro, il giorno 14 di Luglio, nell’anno mille cinquecento settanta, quinto del Nostro Pontificato.)

Anno a Nativitate Domini 1570, Indict. 13, die vero 19 mensis Iulii, Pontificatus sanctissimi in Christo Patris et D. N. Pii divina providentia Papae V anno eius quinto, retroscriptae litterae publicatae et affixae fuerunt ad valvas Basilicae Principis Apostolorum, ac Cancellariae Apostolicae, et in acie Campi Florae, ut moris est, per nos Ioannem Andream Rogerium et Philibertum Cappuis Cursores.

(Nell’anno 1570 dalla Natività del Signore, indizione 13, il giorno 19 del mese di luglio, quinto anno del Pontificato del Santissimo in Cristo Padre e Signore Nostro per Divina Provvidenza Papa Pio V, la lettera retroscritta fu pubblicata e affissa sulla porta della Basilica del Principe degli Apostoli e della Cancelleria Apostolica e in piazza di Campo dei Fiori, come d’uso, da noi Giovanni Andrea Rogerio e Filiberto Cappuis cursori.)

Riportiamo anche la nota chiusa del testo della Quo primum:

Nulli ergo omnino hominum liceat hanc paginam Nostrae permissionis, statuti, ordinationis, mandati, praecepti, concessionis, indulti, declarationis, voluntatis, decreti et inhibitionis infringere, vel ei ausu temerario contraire. Si quis autem hoc attentare praesumpserit, indignationem omnipotentis Dei, ac beatorum Petri et Pauli Apostolorum eius se noverit incursurum.

(Nessuno dunque, e in nessun modo, si permetta con temerario ardimento di violare e trasgredire questo Nostro documento: facoltà, statuto, ordinamento, mandato, precetto, concessione, indulto, dichiarazione, volontà, decreto e inibizione. Che se qualcuno avrà l’audacia di attentarvi, sappia che incorrerà nell’indignazione di Dio onnipotente e dei suoi beati Apostoli Pietro e Paolo.)

 

 

 

Pubblicato il Senza categoria | Taggato come , | Commenti disabilitati su 14 luglio 1570 – 14 luglio 2024, 454 anni della Costituzione «Quo primum» di san Pio V

Messa in latino a rischio. Appello sul Times di Londra del 3 luglio 2024

«We implore the Holy See to reconsider any further restriction of access to this magnificent spiritual and cultural heritage» (Imploriamo la Santa Sede di riconsiderare ogni ulteriore restrizione all’accesso a questo magnifico patrimonio spirituale e culturale).

Con queste parole si conclude il nuovo appello in difesa della Messa latina tradizionale pubblicato sul Times di Londra il 3 luglio 2024. Il testo fa espresso e specifico riferimento, ponendosi in piena sintonia e continuità, all’appello rivolto a Paolo VI, pubblicato sullo stesso giornale il 6 luglio 1971, che resta legato al nome di Agatha Christie che lo sottoscrisse.

L’appello del 2024 si dichiara al pari del precedente «eminentemente ecumenico e apolitico» e ne cita e fa propria la fondamentale specifica istanza: «questo rito, nei suoi magnifici testi latini, ha dato vita a una folla di opere infinitamente preziose … di poeti, filosofi, musicisti, architetti, pittori e scultori tra i più grandi, in ogni paese e in ogni epoca. Esso appartiene alla cultura universale».

La liturgia tradizionale è come un edificio sviluppatosi nei secoli, ha un immenso valore culturale ma anche di spiritualità. Distruggerla – prosegue l’appello – sarebbe un inutile atto di insensibilità (cioè di stupidità, ndr), essa è un tesoro che una volta scomparso non sarebbe più possibile ricostruire, andrebbe perduto per sempre.

L’iniziativa è stata promossa dal compositore cattolico scozzese Sir James MacMillan, amico della Latin Mass Society of England & Wales. L’appello uscito sul Times è stato firmato in totale da 48 importanti personalità britanniche provenienti dal mondo della cultura, dell’accademia, della politica e degli affari: tra di loro la attivista per i diritti umani Bianca Jagger, i musicisti Dame Kiri Te Kanawa, Lord Lloyd-Webber e Sir András Schiff, gli storici Tom Holland e A.N. Wilson, Tristram Hunt, direttore del Victoria and Albert Museum, Lord Stirrup, ex capo di stato maggiore della difesa, lo stilista Sir Paul Smith.

Come è dichiarato espressamente, tra i firmatari ci sono cattolici e non cattolici, credenti e non credenti, tutti però convinti che sia da preservare la Messa romana tradizionale.

 

Cfr. Sir James MacMillan’s petition to save the Traditional Mass, fiuv.org

Pubblicato il Senza categoria | Taggato come , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Messa in latino a rischio. Appello sul Times di Londra del 3 luglio 2024

Mariano del Friuli (Gorizia) il 12 luglio 2024 Messa tridentina per i Santi Patroni

Il 12 luglio 2024, festa di sant’Ermacora e Fortunato, protomartiri della Chiesa Aquilejese e Patroni principali delle arcidiocesi di Gorizia e Udine, ore 10:30 alla chiesa di S. Gottardo in Mariano del Friuli Go (Via Manzoni) sarà cantata la Messa in rito tridentino.

Sarà eseguita una Messa polifonica a due voci.

Pubblicato il Eventi | Taggato come | Commenti disabilitati su Mariano del Friuli (Gorizia) il 12 luglio 2024 Messa tridentina per i Santi Patroni

Una Voce Italia fa celebrare una Messa perché san Pietro e Paolo ritorni festa civile in tutta Italia

Il 29 giugno 2024 Una Voce Italia ha fatto dire una Messa in rito latino antico secondo l’intenzione che il giorno dei santi Apostoli Pietro e Paolo, festa di precetto nella Chiesa Universale, ritorni festa civile in tutta Italia.

Ricordiamo che attualmente, in base al D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 792, la festività religiosa del 29 giugno è riconosciuta dallo Stato italiano come giorno festivo solo «per il comune di Roma» (art. 1 i.f.).

 

Pubblicato il Senza categoria | Taggato come , , | Commenti disabilitati su Una Voce Italia fa celebrare una Messa perché san Pietro e Paolo ritorni festa civile in tutta Italia

29 giugno 2024 San Pietro e Paolo


Deus, qui hodiérnam diem Apostolórum tuórum Petri et Pauli martýrio consecrásti :
da Ecclésiæ tuæ, eórum in ómnibus sequi præcéptum; per quos religiónis sumpsit exórdium.

 

29 Giugno terzo delle Calende di Luglio

Sabato

Santi Pietro e Paolo Apostoli

Doppio di prima classe con Ottava comune. Paramenti rossi. Messa «Nunc scio vere». Nell’Alma Urbe e nel suo Distretto doppio di prima classe con Ottava di III ordine.

 

Die  29  Junii

Ss.  PETRI  et  PAULI

APOSTOLORUM

Duplex I classis cum Octava communis

Introitus                                                                                                  Act. 12, 11

NUnc scio vere, quia misit Dóminus Angelum suum : et erípuit me de manu Heródis et de omni exspectatióne plebis Judæórum. Ps. 138, 1-2. Dómine, probásti me et cognovísti me : tu cognovísti sessiónem meam et resurrectiónem meam. V). Glória Patri. Nunc.

Oratio

DEus, qui hodiérnam diem Apostolórum tuórum Petri et Pauli martýrio consecrásti : da Ecclésiæ tuæ, eórum in ómnibus sequi præcéptum; per quos religiónis sumpsit exórdium. Per Dóminum.

Léctio Actuum Apostólorum
Act. 12, 1-11

IN diébus illis : Misit Heródes rex manus, ut afflígeret quosdam de ecclésia. Occidit autem Jacóbum fratrem Joánnis gládio. Videns autem, quia placéret Judaéis, appósuit, ut apprehénderet et Petrum. Erant autem dies azymórum. Quem cum apprehendísset, misit in cárcerem, tradens quatuor quaterniónibus mílitum custodiéndum, volens post Pascha prodúcere eum pópulo. Et Petrus quidem servabátur in cárcere. Orátio autem fiébat sine intermissióne ab ecclésia ad Deum pro eo. Cum autem productúrus eum esset Heródes, in ipsa nocte erat Petrus dórmiens inter duos mílites, vinctus caténis duábus : et custódes ante óstium custodiébant cárcerem. Et ecce, Angelus Dómini ástitit : et lumen refúlsit in habitáculo : percussóque látere Petri, excitávit eum, dicens : Surge velóciter. Et cecidérunt caténæ de mánibus ejus. Dixit autem Angelus ad eum : Præcíngere, et cálcea te cáligas tuas. Et fecit sic. Et dixit illi : Circúmda tibi vestiméntum tuum, et séquere me. Et éxiens sequebátur eum, et nesciébat quia verum est, quod fiébat per Angelum : existimábat autem se visum vidére. Transeúntes autem primam et secúndam custódiam, venérunt ad portam férream, quæ ducit ad civitátem : quæ ultro apérta est eis. Et exeúntes processérunt vicum unum : et contínuo discéssit Angelus ab eo. Et Petrus ad se revérsus, dixit : Nunc scio vere, quia misit Dóminus Angelum suum, et erípuit me de manu Heródis et de omni exspectatióne plebis Judæórum.

Graduale. Ps. 44, 17-18. Constítues eos príncipes super omnem terram : mémores erunt nóminis tui. Dómine. V). Pro pátribus tuis nati sunt tibi fílii : proptérea pópuli confítebúntur tibi.

Allelúja, allelúja. V). Matth. 16, 18. Tu es Petrus, et super hanc petram ædificábo Ecclésiam meam. Allelúja.

+ Sequéntia sancti Evangélii secúndum
Matthaéum           Matth. 16, 3-19

IN illo témpore : Venit Jesus in partes Cæsaréæ Philíppi, et interrogábat discípulos suos, dicens : Quem dicunt hómines esse Fílium hóminis? At illi dixérunt : Alii Joánnem Baptístam, alii autem Elíam, alii vero Jeremíam aut unum ex prophétis. Dicit illis Jesus : Vos autem quem me esse dícitis? Respóndens Simon Petrus, dixit : Tu es Christus, Fílius Dei vivi. Respóndens autem Jesus, dixit ei : Beátus es, Simon Bar Jona : quia caro et sanguis non revelávit tibi, sed Pater meus, qui in cælis est. Et ego dico tibi, quia tu es Petrus, et super hanc petram ædificábo Ecclésiam meam, et portæ ínferi non prævalébunt advérsus eam. Et tibi dabo claves regni cælórum. Et quodcúmque ligáveris super terram, erit ligátum et in cælis : et quodcúmque sólveris super terram, erit solútum et in cælis.

Credo, per totam Octavam.

Offertorium. Ps. 44, 17-18. Constítues eos príncipes super omnem terram : mémores erunt nóminis tui, Dómine, in omni progénie et generatióne.

Secreta

HÓstias, Dómine, quas nómini tuo sacrándas offérimus, apostólica prosequátur orátio : per quam nos expiári tríbuas et deféndi. Per Dóminum.

Præfatio de Apostolis, quæ dicitur per totam Octavam in omnibus Missis, quæ aliam Præfationem non exigant, juxta Rubricas.

PEr ómnia saécula sæculórum.
R). Amen.
V). Dóminus vobíscum.
R). Et cum spíritu tuo.
V). Sursum corda.
R). Habémus ad Dóminum.
V). Grátias agámus Dómino Deo nostro.
R). Dignum et justum est.

VEre dignum et justum est, æquum et salutáre : Te, Dómine, supplíciter exoráre, ut gregem tuum, pastor ætérne, non déseras : sed per beátos Apóstolos tuos contínua protectióne custódias : Ut iísdem rectóribus gubernétur, quos óperis tui vicários eídem contulísti præésse pastóres. Et ídeo, cum Angelis et Archánge­lis, cum Thronis et Dominatiónibus, cumque omni milítia cæléstis exércitus, hymnum glóriæ tuæ cáni­mus, sine fine dicéntes :

Sanctus, Sanctus, Sanctus, Dóminus Deus Sábaoth. Pleni sunt cæli et terra glória tua. Hosánna in excélsis.

Benedíctus qui venit in nómine Dómini. Hosánna in excélsis.

Communio. Matth. 16, 18. Tu es Petrus, ei super hanc petram aedificabo Ecclésiam meam.

Postcommunio

QUos cælésti, Dómine, alimento satiásti : apostólicis intercessiónibus ab omni adversitáte custódi. Per Dóminum.

Pro votiva Ss. Petri et Pauli sumitur Missa Mihi autem, quæ habetur inter votivas. Tempore autem Paschali dicitur Missa ut in Festo S. Marci, præter Orationes, Epistolam et Evangelium, quæ dicuntur ut in Missa Mihi autem, ut supra notatur.

Pubblicato il Calendario | Commenti disabilitati su 29 giugno 2024 San Pietro e Paolo

Roma, 24 giugno 2024. Papa Francesco riceve in udienza privata mons. Gilles Wach, priore generale dell’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote

Il 24 giugno 2024 papa Francesco ha ricevuto in udienza privata mons. Gilles Wach, priore generale dell’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote con il suo seguito composto da mons. Rudolf Michael Schmitz, suo vicario generale, e dal can. Louis Valadier icrss.

Mons. Wach lo stesso  giorno compiva quarantacinque anni della sua ordinazione sacerdotale, impartitagli da san Giovanni Paolo II il 24 giugno 1979. Nell’occasione egli ha ringraziato il Santo Padre della Lettera apostolica Totum amoris est dedicata a san Francesco di Sales, patrono dell’Istituto. Ha poi presentato al Pontefice l’attività pastorale svolta in tutto il mondo dai sacerdoti dell’Istituto di Cristo Re a servizio delle anime.

Più volte il Papa ha invitato l’Istituto a continuare a servire la Chiesa secondo il carisma suo proprio, nello spirito di unità e comunione che favorisce l’armonia e l’equilibrio secondo l’insegnamento del Salesio. Il Santo Padre ha anche espresso riconoscenza per le preghiere e il lavoro apostolico e missionario delle Suore Adoratrici, nonché per la generosa dedizione degli oblati.

Al termine papa Francesco ha espresso il desiderio di ricevere ancora in udienza il priore generale insieme con tutti i membri dell’Istituto e le Suore.

 

Cfr. icrsp.org

Pubblicato il Senza categoria | Taggato come , , , , , , , | Commenti disabilitati su Roma, 24 giugno 2024. Papa Francesco riceve in udienza privata mons. Gilles Wach, priore generale dell’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote

Un giorno storico per Norcia: il monastero diventa abbazia

Con decreto del 25 maggio 2024, festa del grande papa benedettino san Gregorio VII, il Priorato di S. Benedetto in Monte è stato elevato allo status di abbazia. Questa elevazione canonica conferisce onore e dignità alla comunità monastica proprio mentre essa celebra il suo venticinquesimo anniversario di fondazione.

I monaci sono profondamente grati a chi più di ogni altro ha reso possibile il raggiungimento di questo traguardo: all’Abate Primate dell’Ordine di San Benedetto, dom Gregory Polan osb e i suoi collaboratori, all’Arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo e, particolarmente, al fondatore e priore emerito del monastero, dom Cassiano Folsom osb.

Oggi, 28 maggio 2024, la nuova abbazia ha eletto dom Benedetto Nivakoff osb come proprio primo abate. Si tratta del primo abate a Norcia dal 1792, quando morì l’abate Benedetto Cipriani, anch’egli omonimo del Santo, ultimo a governare l’abbazia presente in città.

Il nuovo abate e tutti i monaci di Norcia sperano sinceramente che questo importante avvenimento spirituale possa segnare un incremento del desiderio di Dio per gli abitanti di Norcia così come per tutti coloro che, da molte parti del mondo, si uniscono ogni giorno alla preghiera del monastero.

Per sostenere i monaci nel loro sforzo di ristabilire la vita monastica nella città natale di san Benedetto e per saperne di più, potete cliccare qui.

 

Cfr. it.nursia.org

Pubblicato il Senza categoria | Taggato come , , , , , , | Commenti disabilitati su Un giorno storico per Norcia: il monastero diventa abbazia

Tridentina Campania 2024. Pellegrinaggio a Pozzuoli il 15 giugno 2024

Il 15 giugno 2024 i Coetus Fidelium della Campania e Una Voce Napoli si recano in pellegrinaggio alla chiesa di S. Antonio Abate (Via Monte Nuovo Licola Patria 77 all’Arco Felice) a Pozzuoli (Napoli) ove alle ore 11 sarà celebrata la Messa in rito tridentino.

Seguiranno le conferenze di don Nicola Bux sulla liturgia come fonte di vita spirituale e del prof. Guido Vignelli dal titolo “In difesa della Messa in latino”.

 

Pubblicato il Eventi | Taggato come , , , | Commenti disabilitati su Tridentina Campania 2024. Pellegrinaggio a Pozzuoli il 15 giugno 2024

Roma, giovedì 30 maggio 2024 Una Voce Italia fa dire una Messa per il ritorno della festa del Corpus Domini

Giovedì 30 maggio 2024, festa del Corpus Domini, alla chiesa della Ss.ma Trinità dei Pellegrini in Roma l’associazione Una Voce Italia ha fatto celebrare una Messa in rito tridentino secondo la seguente intenzione: che in Italia ritorni festa civile il Corpus Domini il giovedì dopo l’Ottava di Pentecoste, e sia abrogata l’infausta legge 5 marzo 1977, n. 54.

Pubblicato il Senza categoria | Taggato come , | Commenti disabilitati su Roma, giovedì 30 maggio 2024 Una Voce Italia fa dire una Messa per il ritorno della festa del Corpus Domini